Published on Novembre 18th, 2004 | by Redazione MG News
0Il sacro e il profano: il brick e il click?
Anche per la Chiesa Cattolica vale il paradigma che oggi é il più seguito dalle start-up della net-economy: il click&mortar. Potremmo pensare al rito della confessione come se fosse, tecnicamente,[…] Anche per la Chiesa Cattolica vale il paradigma che oggi é il più seguito dalle start-up della net-economy: il click&mortar. Potremmo pensare al rito della confessione come se fosse, tecnicamente, una chat anonima, ma che secondo la Chiesa non é valida se svolta in Internet. Solo una questione tecnologica?
L’interazione one-to-one
Il Mons. Foley, presidente del Consiglio Pontificio per le Comunicazioni Sociali fa da portavoce. Del resto quando si parla di Internet ci si riferisce a temi che riguardano la comunicazione.
Egli afferma che la rete un meraviglioso strumento per svolgere il servizio pastorale e di evangelizzazione, ma non per la confessione, la quale deve sempre essere tenuta nel contesto sacramentale di un incontro fisico al confessale.
Teoricamente parlando, il Web potrebbe incoraggiare la partecipazione dei milioni di Cattolici che non vanno in Chiesa, ma dal Vaticano si pensa che la confessione debba essere svolta faccia a faccia, un one-to-one giustamente tradizionale.
Del resto, non si deve mai pensare che il Web stravolga il mondo reale, piuttosto lo si deve considerare come un aiuto per fare meglio le cose, di tutti i giorni.
Alla National Conference of Catholic Bishops si disse che un sacramento é un’interazione personale fra la persona che lo riceve e Dio, con un prete che fa da intermediario (scusate la praticità delle terminologia).
Ma anche Gesù, di cose a distanza ne ha fatte una o due.
Ma é anche vero che le messe vengono tramesse via TV o via Web per raggiungere tutti coloro che non possono esserci, ma per il Mons. Francis Mescalpo (del Bishops Communications Committee), é tutta un’altra cosa.
Communication-oriented
La Chiesa Cattolica, descritta come un’organizzazione orientata alla comunicazione, é sempre stata attenta all’utilizzo dell’Information Technology.
I suoi monasteri hanno mantenuto viva la lettura nei tempi oscuri del Medioevo, la Bibbia stampata da Gutenberg é stato il primo libro stampato nel mondo occidentale, ed é stato il nostro Guglielmo Marconi che con la sua straordinaria invenzione costruì nel 1920 la Radio Vaticana.
La Chiesa ha quindi l’obbligo di essere presente nei moderni mezzi di comunicazione, usandoli per trasmettere il suo messaggio.
E Internet non é un’eccezione a questa regola: molte organizzazioni Cattoliche sono presenti nel Web e alcuni diventano pure dei consulenti e-business!