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Published on Settembre 29th, 2022 | by Redazione MG News

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Il vero sconfitto delle elezioni è Calenda

Ci sono molti modi per misurare il successo (o l’insuccesso). Uno dei più efficaci – a mio avviso – è la distanza tra risultati attesi e risultati ottenuti. Da questo punto di vista possiamo dimostrare che il vero grande sconfitto è Calenda ed il suo progetto “Terzo Polo


Come sempre dopo le elezioni tutti hanno vinto e nessuno ha perso. Anche se stavolta devo dire che qualcuno ha fatto professione di umiltà ammettendo la sconfitta. Ad esempio Letta che di fatto ha annunciato le sue dimissioni. Anche se poi è scivolato attribuendo la responsabilità a Conte per aver fatto cadere il Governo Draghi.

Tra coloro che si sono dichiarati soddisfatti dell’esito del voto annoveriamo Calenda e molti del suo cartello elettorale Italia Viva-Azione. In realtà se misuriamo appunto il successo con il criterio di cui sopra c’è poco di cui gioire:

  • Intanto partiamo dal risultato atteso: in ogni dichiarazione pre-voto si parla di percentuale a doppia cifra, con addirittura nell’ultimo periodo 12-13-15%. Il risultato reale è del 7,8%, quindi abbondantemente deludente. Considerando poi che i primi sondaggi del cartello appena nato (quindi di fatto sommavano la forza di Azione più Italia Viva) era circa del 6%. Quindi il guadagno di voti è un misero 1,8%.
  • La grande ambizione era poi quella di diventare il punto di riferimento dei moderati, addirittura condizionando la nascita del nuovo Governo di Centro Destra. In realtà sono assolutamente ininfluenti e l’intenzione più volte dichiarata di drenare voti da Forza Italia è largamente fallita. I voti semmai li ha sottratti al PD facendo sì in questo caso un grosso piacere alla coalizione di Destra (basta pensare al caso della candidatura di Bonino a Roma fallita perchè aveva contro Calenda…il suo ex- alleato!)
  • Hanno sempre dichiarato ai 4 venti di essere i veri sostenitori della fantomatica “Agenda Draghi” e di voler riportare l’ex Governatore della BCE al Governo. Ebbene non solo la netta vittoria della Destra allontana qualunque ipotesi di Governo Tecnico, ma lo stesso Draghi ha dichiarato a gran voce di non volere assolutamente tornare a Palazzo Chigi
  • Infine una ciliegina: il principale avversario politico di Calenda (e di Renzi) è il PD, partito peraltro al quale devono la loro fortuna politica. Ma poi il vero astio è stato verso i 5 Stelle e Conte ai quali profetizzavano una fine ingloriosa. “I 5 Stelle spariranno” “Conte populista fallirà” e altre amenità del genere. In realtà sappiamo che i 5 Stelle si sono salvati con oltre il 15% dei consensi, doppiando i voti del cartello Italia Viva-Azione

Alla fine di tutto questo troviamo una formazione senza anima, frutto di un cartello elettorale che ha avuto la sola funzione di salvare il culo a Renzi & co. che altrimenti sarebbero rimasti fuori dal Parlamento (con gran gioia della stragrande maggioranza degli italiani…)
Che non ha nessuna speranza di contare politicamente, avendo anche rovinato i rapporti con il PD e avendo come unica chance quello di fare da stampella della Destra per cambiare la Costituzione.

Bel risultato, non c’è che dire.


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