Internet e new media no image

Published on Febbraio 10th, 2005 | by Redazione MG News

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La TV satellitare per la promozione del “made in Italy”

Negli ultimi tempi il marketing, sulla scia di una grande attenzione alla realtà economica del turismo, sta affrontando una nuova scia: quella della valorizzazione del territorio. Prendo spunto da una[…] Negli ultimi tempi il marketing, sulla scia di una grande attenzione alla realtà economica del turismo, sta affrontando una nuova scia: quella della valorizzazione del territorio. Prendo spunto da una recente ed eloquente frase del Prof. Rullani, docente di economia a Venezia, ‘quello che i cinesi non ci possono copiare è il territorio’. Ovvero: se riusciamo a mantenere intatti e percettibili per chi compra i valori del nostro cosiddetto ‘made in Italy’ attraverso le relazioni tra il prodotto e le persone, le cose e l’insieme degli elementi che di fatto l’hanno creato possiamo considerare impossibile qualsiasi tentativo di copia riuscito. Nessuno, tranne a volte gli americani di Las Vegas, riescono a creare copie plausibili dei tesori d’arte del nostro territorio. Associare questo sistema di valori (dal vino, alla natura, alle tipicità, al grande artigianato) ad un media come quello televisivo potrebbe sembrare scontato ed allo stesso tempo sublime. Oggi la televisione ci ha abituato a ‘consumare’ prodotti televisivi usa e getta a fruizione quotidiana (oggi c’è, domani no), raramente si denota un progetto editoriale che abbia come scopo o mission la valorizzazione del patrimonio di un territorio specifico. Eppure quale miglior mezzo di quello che fa vedere a milioni di persone cose belle altrimenti sconosciute? Chi non sa non apprezza e chi non apprezza non compra: questo sembra essere il paradigma dei prossimi 5 anni. Quando un tedesco su 3 afferma che le prossime vacanze di Natale le trascorrerà al mare possiamo assicurarci che quello che valeva in precedenza (il tedesco a Rimini o alle Terme) oggi vale zero. Non bisogna dare per scontato che il nostro Paese è bello e che tutto lo vogliono vedere e comprare almeno per un pezzettino. Dobbiamo assicurarci che la concorrenza del ‘simile’ (il cinese) e dei mari d’inverno (Egitto e altro) non ci indebolisca semplicemente perché non diamo sufficiente visibilità alle nostre bellezze. Sta nascendo così una consapevolezza che la comunicazione di un territorio (l’Italia o una parte di essa) è oggi assolutamente necessaria in una logica internazionale e non locale (piuttosto che indirizzata all’emigrante italiano). Occorre comunicare il ‘piccolo’ (dove siamo) pensando in grande (dove vorremmo essere visti). Grazie alla tecnologia satellitare e digitale il contatto con il mondo televisivo è un’opportunità da cogliere nei prossimi giorni.


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