Published on Ottobre 25th, 2005 | by Redazione MG News
0Si torna a parlare di convergenza digitale!
Ne parlavamo altre volte in questo magazine, ne parlavamo alla fine degli anni novanta, ritorna prepotentemente in questi giorni di Smau una parola che ha il potere di affascinare chi[…] Ne parlavamo altre volte in questo magazine, ne parlavamo alla fine degli anni novanta, ritorna prepotentemente in questi giorni di Smau una parola che ha il potere di affascinare chi la legge: convergenza digitale! Bill Gates allo Smau, in occasione del ventennio della presenza di Microsoft in Italia, ha annunciato le proprie previsioni in campo digitale, confermando come sul versante domestico, la convergenza degli strumenti sarà il più importante dei fenomeni a cui assisteremo.
2005: anno zero dello scenario della convergenza digitale in Europa, questo il titolo di uno dei più importanti rapporti annuali sulla diffusione delle ICT, presentato da EITO (European Information Technology Observatory)a Milano.
Buno Lamborghini, presidente di EITO e membro dell’Advisory board di Key4biz,ha confermato che il 2005 si è confermato come l’anno di avvio, l’anno zero dello scenario della convergenza digitale in Europa che vede proseguire il processo di ripresa, iniziata nel 2004, del mercato ICT con una crescita di circa il 3% prevista proseguire anche nel 2006.
L’incertezza della ripresa economica ed in particolare la debolezza degli investimenti delle imprese in alcuni paesi europei ha relativamente rallentato questo processo rispetto alle previsioni formulate nel Rapporto di inizio anno. Questo indebolimento ha caratterizzato in specie il mercato italiano che presenta un andamento inferiore alla media europea (+2.2%), soprattutto per quanto riguarda la domanda di informatica (+1.5% contro +3.4%), mentre le telecomunicazioni continuano a mostrare una crescita superiore alla media europea (+2.7% contro +2%).
Sempre secondo quanto indicato da Lamborghini, i dati non esprimono ancora chiaramente le potenzialità di sviluppo create dalla accelerata diffusione della banda larga nelle telecomunicazioni, dalla televisione digitale e dalle prospettive di nuove applicazioni e servizi digitali con la convergenza digitale attorno allo standard IP. Il nuovo scenario digitale si sta costruendo a livello mondiale attraverso complessi incroci, integrazioni, fusioni tra operatori di settori finora separati e con la partecipazione di attività di servizi in rete (finanziari, distribuzione, servizi pubblici) che tenderanno a divenire essi stessi fornitori di servizi a valore aggiunto.
Alcuni dati ci possono aiutare per capite meglio questo fenomeno. La diffusione della banda larga nelle telecomunicazioni wireline ha superato in Italia a metà 2005 i 5,5 milioni di accessi per la quasi totalità in tecnologia DSL e le linee attive di telefonia cellulare i 66 milioni con una crescente presenza di linee a banda larga. Sta anche accelerando la diffusione di accessi alla televisione digitale (circa 7 milioni di accessi tra terrestre e satellitare a fine 2005) e lo sviluppo di hotspots WiFi.
Se, in tale direzione, maggiormente dinamica appare in prospettiva la domanda dell’utenza consumer sia nei prodotti informatici che nei servizi a banda larga, vi è un largo spazio da coprire per il settore business, in cui per l’Italia nel 2005 rispetto ad altri paesi europei si manifesta una domanda ancora debole nei servizi IT e di rete, in specie da parte delle piccole e medie imprese.
Per questo, afferma Lamborghini, “Vi è chiaramente la necessità di attuare in Europa ed in Italia azioni per favorire gli investimenti delle imprese italiane e degli enti pubblici nella riorganizzazione ed innovazione guidate dalle tecnologie di utilizzando pienamente le grandi opportunità offerte dalle reti ed innovazioni nei servizi a valore aggiunto digitali al fine di rilanciare la competitività e lo sviluppo economico”.
Nel Rapporto EITO di aggiornamento 2005 è contenuto anche uno studio sulla Infomobilità ovvero l’utilizzo delle tecnologie ICT per il miglioramento dei sistemi di trasporto. In tale studio si affronta l’analisi di alcune best practices in Europa (di cui quattro casi italiani) per la gestione del traffico, le informazioni per i viaggiatori, il ticketing, le applicazioni di road charging e la gestione intermodale del trasporto merci.
Lo studio, evidenziando la gravità delle conseguenze economiche e sociali della crescita incontrollata del traffico soprattutto nelle aree metropolitane, sottolinea le opportunità offerte dalle tecnologie wireless e raccomanda lo sviluppo di forme di collaborazione tra i diversi enti pubblici e privati interessati alla gestione delle iniziative e la definizione di standard, di chiare regole, oltreché il trasferimento di esperienze tra i paesi europei e forme miste di finanziamento pubblico e di pagamento dei servizi da parte degli utenti.
Inutile sottolineare come, nel breve, questo processo porterà ad una diffusione domestica di apparecchi che ci permetteranno di usufruire di servizi tecnologici di svariato tipo: dalla televisione digitale, alla navigazione su Internet, alla consultazione di database e cataloghi in line, il futuro prossimo ci prospetta indubbiamente occasioni ricche di intrattenimento e di servizio.
Paolo Valentini