Internet e new media no image

Published on Novembre 18th, 2004 | by Redazione MG News

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Tv digitale terrestre: il nuovo che verrà!

Benvenuti a questo secondo appuntamento con L’opportunità digitale, la rubrica dedicata ai temi che ruotano attorno al concetto di digitale, e soprattutto alle applicazioni che cambiano e cambieranno il nostro[…] Benvenuti a questo secondo appuntamento con L’opportunità digitale, la rubrica dedicata ai temi che ruotano attorno al concetto di digitale, e soprattutto alle applicazioni che cambiano e cambieranno il nostro modo di vivere e di comunicare.
Il tema di oggi, visto ormai l’attualità dell’argomento, é un nuovo media, fortemente voluto dal nostro Governo e che sta facendo molto parlare di sè: la televisione digitale terrestre.

Grazie alla già citata convergenza tra settori che gestiscono l’informazione, siamo in grado oggi di usufruire di media innovativi, in grado di coniugare funzioni prima impensabili per un solo elettrodomestico. Il digitale terrestre in questo senso rappresenta una nuova forma di televisione, perchè sfrutta appieno le potenzialità insite nella convergenza tra i settori delle telecomunicazioni e dell’informatica e permette di strasformare l’apparecchio televisivo in una piattaforma per lo sviluppo dei servizi interattivi.
Le parole chiave di questo nuovo media sono quindi, digitale (il segnale non é più analogico), interattivo (in quanto sono possibili servizi interattivi) e qualità dell’offerta, in termini di contenuti.

Il digitale terrestre nasce non tanto come esigenza del pubblico, ma quanto come direttiva politica; la volontà insita in questo provvedimento é di sostituire entro il 2006 le trasmissioni analogiche (quelle dell’attuale televisione terrestre) con le più moderne trasmissioni digitali. E’ ovvio che un simile cambiamento trova la sua natura in una scelta tecnologica e non certo da una specifica richiesta del consumatore. Sul piano delle esigenze , il consumatore é sicuramente attratto dalla possibilità di avere più canali televisivi e di avere servizi innovativi, assimilabili a quelli presenti su Internet.
Lo standard digitale (in termini tecnici chiamato DVB-T) nasce da un comune accordo europeo (anche il Giappone ed altri paesi extra UE lo stanno adottando) di unificare il segnale per le trasmissioni televisive digitali terrestri e permette di fruire di più canali televisivi, rispetto all’attuale standard di trasmissione (che é analogico). Laddove oggi vi é spazio per la trasmissione del segnale di un canale, con il digitale terrestre possono essere trasmessi i segnali per 4-5 canali televisivi, con un notevole vantaggio in termini di offerta di contenuti.

Un altro vantaggio chiave del digitale terrestre é la possibilità di usufruire di nuovi servizi ‘interattivi’ accessibili tramite il televisore. Accanto al televisore ed all’antenna di sempre, per vedere questo nuovo tipo di televisione l’utente dovrà dotarsi infatti di un adattatore digitale (in termini tecnici detto ‘set-top-box’), che permette di elaborare ed immagazzinare informazioni emesse e di inviare contenuti, un po’ come avviene oggi con il computer e la posta elettronica. Ciò significa che anche laddove non ci fosse un PC, sarà possibile accedere all’insieme dei servizi associati a Internet (e-mail, e-shopping, e-banking) ed aggiungere informazioni aggiuntive ai programmi in visione (cosa questa innovativa rispetto alla normale fruizione televisiva).

Lo standard digitale permette di ricevere le immagini ed il suono in una qualità notevolmente superiori rispetto agli standard analogici (in questo senso si può paragonare il segnale digitale come il suono di un cd). Questo vantaggio, associato alla molteplicità di contenuti, crea indubbiamente le premesse per un migliore accesso alle informazioni da parte della collettività, andando in qualche modo a colmare il gap informativo creato da altri mezzi innovativi come la televisione satellitare (oggi diffusa in circa il 20% delle famiglie italiane) o Internet (appannaggio dei giovani o di chi ha un effettivo accesso alle moderne tecnologie informatiche).

Interrogarsi sull’opportunità insita in questo nuovo media é d’obbligo, visto che la televisione digitale terrestre sostituirà obbligatoriamente la televisione terrestre analogica entro il 2006. I vantaggi sono molteplici, come evidenziato poc’anzi in questo articolo, ma rimane un dubbio sulla reale percezione e fruibilità del mezzo da parte della collettività, soprattutto in questo momento di transizione ‘sperimentale’ al nuovo media. Da alcuni mesi i due maggiori broadcaster italiani, Mediaste e RAI, hanno iniziato a trasmettere programmi e canali nel nuovo formato digitale terrestre, e sono in vendita i primi modelli di ‘ricevitori’ per il digitale terrestre, anche se restano ancora molti i dubbi sull’effettiva fruibilità ed accessibilità ai servizi.
I nodi da sciogliere e che attanagliano i consumatori oggi sono da un lato legati al costo per l’acquisizione dei ‘ricevitori’ e dall’altro alla reale copertura del segnale nelle varie zone del territorio nazionale. In questo senso le informazioni sono ancora poche e quindi il digitale terrestre risulta per molti una promessa, che deve ancora dimostrare di essere concretamente fruibile ed utile.

Per ulteriori informazioni sul digitale terrestre:

http://www.digitale-terrestre.com/
http://www.agcom.it/provv/libro_b_00/librobianco00.htm


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