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Published on Settembre 14th, 2022 | by Redazione MG News

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Ucraina e ora che succede ?

La guerra in Ucraina è arrivata ad un punto imprevedibile fino solo a un paio di settimane fa in cui lo stallo sembrava totale. Nel giro di una decina di giorni le truppe di Kiev hanno liberato tutta la zona di Kharkhiv e stanno avanzando anche a Sud nell’area di Kherson. I russi sembrano in grave difficoltà

Non ci metteremo a tentare di analizzare come gli ucraini sono riusciti a raggiungere questo sorprendente obiettivo. Ci sono molti esperti che si stanno profondendo in analisi molto accurate sul tema e cui vi rimando. Solo un paio di link tra i tanti:

https://www.fanpage.it/esteri/quali-sono-i-segreti-della-vittoria-ucraina-e-perche-kiev-deve-stare-attenta-intervista-al-prof-breccia/
https://www.ilpost.it/2022/09/12/controffensiva-ucraina-russia-2/?homepagePosition=10

Quello che mi preme sottolineare adesso è quali potrebbero essere le conseguenze politiche di questa seppur parziale vittoria dell’Ucraina sulla Russia che praticamente nessun esperto credeva possibile. L’unico ad averlo sempre detto è stato il presidente Zelensky e bisogna darne atto.
Da un punto di vista internazionale è chiaro che i Paesi che hanno sempre sostenuto l’Ucraina anche militarmente (in particolare USA, UK e UE almeno in parte) saranno spinti a continuare gli aiuti finanziari e militari nella speranza di una vittoria ancora più sostanziosa e di ridurre così la Russia a più miti consigli.

D’altra parte ci sono degli esperti di geo-politica e degli analisti che sostengono che Putin – messo sempre più in un angolo e ora attaccato anche sul fronte interno – potrebbe reagire inasprendo ancora di più il conflitto. Magari usando armi nucleari tattiche, in un excalation questa sì dagli esiti imprevedibili.

E i nostri bolsi politici italiani? Cosa succede soprattutto ai sostenitori – diretti o indiretti – delle politiche di Putin e se e che impatto può avere questo successo (parziale) dell’Ucraina sulla campagna elettorale?
Beh innanzitutto i sostenitori della teoria che “le armi mandate in Ucraina non servono” e “l’Ucraina non potrà mai vincere sulla Russia” sono sicuramente in seria difficoltà. Le armi servono eccome ma è altrettanto vero che bisogna fare di tutto, soprattutto a livello europeo ma anche di ONU, per far sedere Mosca al tavolo delle trattative. Perchè la guerra sta continuando a causare morte e distruzione e sta inasprendo la guerra economica soprattutto del gas che rischia di mettere in ginocchio tutte le economie europee e non solo.

Paradossalmente questo è forse il momento giusto per cercare di convincere Putin a trattare. O almeno a firmare un cessate il fuoco che consentirebbe ad esempio corridoi umanitari sicuri, interventi di riparazioni urgenti su infrastrutture essenziali come ospedali, ponti, ferrovie, etc.
La fermezza sulle sanzioni va mantenuta anche perchè è stato dimostrato da più parti che stanno funzionando ma nello stesso tempo bisogna consentire alla Russia di esportare il grano con le navi, come è stato concesso all’Ucraina.
Servirebbe un Europa forte e unita e non titubante ed ondivaga come sta succedendo sulla questione gas.
Ma tornando alla nostra politichetta italiana se e chi giova di più questa affermazione dell’Ucraina ? A istinto non di sicuro ai cd “amici di Putin” in modo particlare la Lega di Salvini e Forza Italia di Berlusconi. E’ anche vero che gli elettori in questo periodo capiscono principalmente ciò che giova o che nuoce alle loro tasche appesantite dalle bollette impazzite e dall’inflazione che corre all’ 8-9%. Se la percezione è che un Europa forte che appena appena annuncia le sanzioni fa abbassare vigorosamente il prezzo del gas e lo stesso succede ogni volta che la Russia mostra le sue crepe e debolezze, prefigurando addirittura una sua sconfitta, è chiaro che potrebbero beneficiarne i partiti convintamente europeisti e sostenitori dell’Ucraina, quindi verrebbe da dire il PD. La Meloni è stata più furba dei suoi due compari e ha cercato di accreditarsi come filo-europeista e filo-atlantista e forse qualche elettore moderato è disposto a crederle…

In realtà il PD ha fatto di tutto in questa campagna elettorale per mostrarsi incerto e – per usare un eufemismo – poco incisivo nelle sue proposte per cui è veramente difficile per un elettore progressista dargli il voto. Che possa giovarsene il super filo-draghiano Calenda ? Chi lo sa, forse, ma se ciò succederà sarà più per la debolezza degli altri (segnatamente il PD) che per la forza intrinseca del suo cartello elettorale. E i 5 Stelle ? Conte ha cercato di smarcarsi anche in politica estera da Draghi dicendo che le armi non bastano e che bisogna fare di più per la pace, anche se è difficile capire come. Me i suoi cavalli di battaglia ora stanno su altri fronti, segnatamente sul terreno economico (reddito di cittadinanza, superbonus, salario minimo).
Anche se forse non tutti sanno che i più importanti aumenti delle spese militari negli ultimi 10 anni sono stati decisi sotto i governi Conte. E che tra gli aerei spia della Nato che stanno sostanzialmente tenendo sotto controllo senza essere visti tutte le mosse dell’esercito russo, guidando gli ucraini nei loro movimenti sul terreno e sui bersagli da colpire, ce n’è uno molto avanzato che è stato fornito…dall’Italia. E sono il principale motivo di successo della controffensiva ucraina – assieme ai sistemi missilistici Himars forniti dagli USA. Questo aereo ha un costo mostruoso (500 milioni di  euro) ed è stato comprato proprio quando Conte era premier.
Ironia della sorte.

 

 

 

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