Published on Novembre 23rd, 2023 | by Redazione MG News
0Milei in Argentina l’ennesimo Salvatore della Patria
Estremista estremo. Almeno a parole. Se le proposte politiche del neo-presidente dell’Argentina Milei si dovessero realizzare saremmo di fronte sostanzialmente ad un suicidio economico e sociale del paese sudamericano. Ma perchè la gente arriva a votare un profilo di politico che viene definito “El loco”? E’ solo la punta dell’iceberg
Lo stile di comunicazione definirlo aggressivo è riduttivo. Se stiamo a quello che dice lo stile di Trump sembra quello di un’educanda. Le promesse elettorali fanno rabbrividire una qualunque persona dotata di una cultura civile e democratica media. Ma evidentemente in Argentina è stata superata una soglia per la quale qualunque ragionamento diventa inutile. Ne elenchiamo qualcuna di quelle che ci ha colpito di più:
- abolizione aborto
- privatizzazione di tutte le attività pubbliche (sanità, trasporti, acqua, etc)
- liberalizzazione nell’uso delle armi
- legalizzazione commercio degli organi
- sostituzione del peso argentino con il dollaro per i pagamenti
- taglio netto di tutti i sussidi pubblici anche quelli per i poveri, i disabili, etc
E potremmo continuare. Se anche solo metà delle promesse diventasse realtà il Paese sarebbe votato ad un disastro economico-sociale senza precedenti. In più si aggiunga che si è circondato di collaboratori (in primis la vicepresidente) che in larga parte negano le atrocità commesse durante il nefasto periodo della dittatura militare.
Molti commentatori avvicinano la figura di Milei a quella di Bolsonaro e Trump. Si assomigliano in molte cose indubbiamente. In primis nello stile di comunicazione che supera di gran lunga i toni populisti e vittimisti di Trump per diventare cruenti, da guerrigliero. Famosa la circostanza in cui si è presentato alla folla dei suoi sostenitori con una motosega in mano. Ha minacciato di segare tutto, di tagliare privilegi, sussidi, e sottinteso anche le teste. Non fisicamente, ma il significato simbolico è chiaro.
A questo punto viene da chiedersi: perchè una maggioranza netta di argentini ha deciso di votare questo soggetto, che assomiglia più ad un avanzo di galera che a un politico?
Ci sono sicuramente delle ragioni legate alla peculiarità della situazione economica e sociale argentina, molto grave. L’inflazione è al 150%, la povertà (già elevata) è aumentata e il paese è sull’orlo del default finanziario, o forse lo ha superato. Il governo peronista, di cui l’avversario alle elezioni di Milei Massa era un importante rappresentante, ne ha combinate di tutti i colori, peggiorando le condizioni della popolazione e aumentando il livello della corruzione.
Ma al netto della ragioni peculiari, è chiaro che ci sono altre ragioni che hanno spinto gli argentini a votare Milei. Che sono probabilmente le stesse che continuano a dare un consenso record a Putin in Russia, o a prevedere al momento un ritorno di Trump alla Casa Bianca, e da ultimo la vittoria dell’estremista Wilders in Olanda.
Che succede dunque dentro la testa della gente ? Io credo che ci sia una fetta importante della popolazione di tutti gli stati occidentali, ma vista l’Argentina anche oltre, che è preda di un mix di sentimenti che vanno dalla paura, al rancore, al desiderio di rivalsa. Ma la parola chiave è PAURA.
Riguarda le classi più popolari ma ormai anche le ex-classi medie che si vedono sempre più impoverite – nonostante siano occupate. Lavori sempre più precari, a tempo parziale. Con l’inflazione che morde, con i costi energetici ancora alti, gli affitti e i mutui in aumento.
Quindi PAURA per la propria situazione economica, con la percezione (che è poi una realtà) che i ricchi sono sempre più ricchi. Alle spalle dei poveri
Ma PAURA anche per la pandemia che ha segnato profondamente la psiche di molte persone, rendendole più insicure, più fragili. E la percezione che qualcosa di simile possa tornare.
PAURA per le guerre che non sono più lontane, ma vicine e aumentano l’instabilità politica ed economica di tutto il mondo. Facendo rinascere fantasmi del passato più o meno recente come la Guerra Nucleare o il Terrorismo internazionale
PAURA per le conseguenze ormai più che palesi di un cambiamento climatico contro il quale si sentono impotenti. E reagiscono negandolo.
PAURA per il fenomeno epocale e non frenabile delle EMIGRAZIONI che se opportunamente manipolato mette le persone più influenzabili in uno stato di perenne “aggressione” (che nei fatti non esiste)
E tutto questo amplificato e distorto dai media, soprattutto dai social media che fanno breccia nelle menti più deboli e culturalmente impreparate.
In questo scenario quando arriva un qualunque Pinco Pallino che con toni da Tribuno Romano prometta di risollevare le sorti del Paese A o B viene accolto come il Salvatore della Patria.
Come Milei appunto. E tanti altri