Marketing e comunicazione

Published on Agosto 31st, 2022 | by Redazione MG News

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PD non azzecca la comunicazione

Si potrebbero fare molte critiche al PD per le scelte politiche fatte per queste elezioni: dalle alleanze, alla scelta di alcuni candidati, alla adesione alla fantomatica “agenda Draghi”, etc. Qui però vogliamo soffermarci su alcune scelte legate alla comunicazione che a essere buoni sono “sconcertanti”

Intanto partiamo da una considerazione: il PD e la sua alleanza partono in forte svantaggio in questa campagna. Qualcuno direbbe “persa in partenza“, ma un buon competitor non ragiona mai così, anche se insegue da lontano.
Per prima cosa io individuerei uno o più target di elettori che possono essere o delusi da altri partiti o lontani dalla politica per disillusione o altro. Poi individuerei i temi in questo momento più sentiti da questi target. E alla fine studierei una campagna di comunicazione (social, affissioni ma anche comizi, porta a porta, etc) che porti messaggi coerenti con quanto sopra.

Da come il PD ha impostato la campagna di comunicazione lanciata circa una settimana fa, la sensazione è che non abbia fatto nessuno dei ragionamenti strategici di cui sopra. E’ una campagna di tipo comparativo, direi manichea, in cui si è spinti a scegliere tra il male (rappresentato da veri o presunti temi negativi dell’opposizione su fondo nero, colore che richiama non a caso la destra fascista) ed il bene rappresentato dal colore rosso (che richiama la tradizione di sinistra, ammesso che il PD possa essere considerato tale) sopra il quale c’è il contrapposto positivo del tema di sinistra. Alcunr di queste contrapposizioni:

  • DISCRIMINAZIONI – DIRITTI
  • CON PUTIN – CON L’EUROPA
  • PIU’ CONDONI – MENO TASSE

A parte qualche elementare errore di impostazione come quello che il tema che deve essere predominante, cioè quello positivo del PD dovrebbe stare a sinistra (dove viene sempre letto per primo) e non a destra, ci sono molte altre cose da obiettare.

Innanzitutto aver sottovalutato come una campagna di questo genere si presti con grande facilità ad essere utilizzata dall’avversario politico per sbeffeggiare il PD via social – cosa che ha puntualmente fatto la Lega, oppure a produrre meme esileranti che restano in mente molto di più della campagna originale.
Poi oggi funziona poco la scelta dicotomica tra bene e male perchè la maggior parte delle persone identifica come un “unicum” il sistema dei partiti e casomai discrimina tra persone capaci ed autorevoli ed incapaci. E poi perchè è difficile che un partito come il PD possa presentarsi come integerrimo e verginale rispetto ad un certo tema, qualche sfumatura di grigio la si trova facilmente anche lì. Basti pensare al fatto che i condoni più o meno mascherati sono stati fatti in passato anche dai governi di centro-sinistra o comunque nei quali il PD era presente. Oppure al fatto che fino a non molto tempo fa anche i vari governi Renzi, Gentiloni, Letta, etc avevano ottimi rapporti con la Russia di Putin e non si sono sognati minimamente di mettere in discussione la dipendenza energetica o di dire qualcosa sui diritti umani sistematicamente violati da quel regime (al quale fornivamo anche armi, tra parentesi).

Poi la gente ne ha le palle piene di promesse generiche (provenienti da vari partiti, si intende) o slogan generici e vuole invece interventi concreti. Per cui provate a scrivere “Dimezziamo le bollette del gas questo inverno” oppure “Adeguiamo i salari all’inflazione” e vedrete che fa un altro effetto. O se vogliamo parlare ai giovani “Liberalizziamo la cannabis entro un anno” oppure “Salario minimo 10 euro ora“. Il tutto supportato da una campagna, social ma soprattutto nelle piazze, nei mercati, davanti alle industrie in crisi, in cui si spiega nei dettagli anche dove si trovano i soldi, magari anche ricorrendo ad un extra-deficit se serve salvare le imprese o le famiglie.

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