Marketing e comunicazione no image

Published on Giugno 24th, 2005 | by Redazione MG News

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Permission Marketing: una rivoluzione che arriva dalla rete

Una nuova teoria quella del Permission Marketing, che nasce dalla Rete, perché qui i pubblicitari e i “markettari” tradizionali consolidati non sono ancora completamente entrati con le loro contaminazioni; perchè[…] Una nuova teoria quella del Permission Marketing, che nasce dalla Rete, perché qui i pubblicitari e i “markettari” tradizionali consolidati non sono ancora completamente entrati con le loro contaminazioni; perchè nella Rete il popolo della navigazione elettronica è libero per scelta propria ed ha scelto l’interazione nel Web per comunicare evitando il più possibile trappole e raggiri. Inventore, sviluppare e sostenitore della teoria del Permission Marketing è Seth Godin, Guru di Internet, secondo cui non serve aggredire l’interlocutore con bombardamenti e schiaffoni, ma si può, in modo moderato ed educato, chiedere il “permesso” di farsi conoscere ed apprezzare con il sano ed onesto presupposto che ciò che si sta presentando interessi tanto a chi lo vende, per fare il suo business, quanto a chi lo acquista, con il ragionevole intento di soddisfare entrambi. Permission Marketing significa in sintesi lasciar decidere al consumatore se vuole accettare volontariamente il dialogo. Parlare direttamente ai volontari assicura maggiore attenzione ai messaggi da parte di chi accetta di riceverli, permette al marketer di spiegare contenuti e proposte senza il rischio di essere interrotti dai concorrenti. Il Permission Marketing è al servizio dei marketers e dei consumatori insieme; esso sostiene i primi a comunicare in modo più educato e sereno, incoraggia i secondi ad essere partecipi ed attivi in una campagna di marketing continuativa e interattiva, in cui scegliere i messaggi più rilevanti ed interessanti. Una teoria quella del Permission Marketing che segna fortemente la via verso una maggiore qualità delle relazioni con i consumatori, dal momento che è anche e soprattutto grazie al rapporto rispettoso con l’interlocutore che si determina il conseguente successo di prodotti e servizi. Un modo di comunicare e fare marketing, quello proposto dal Permission Marketing, che si contrappone all’approccio e ai metodi tradizionali, forse un po’ troppo “furbetti” e ansiosi d’ingordigia. L’invasività delle comunicazioni, la sovrabbondanza di messaggi, l’affollamento di chi cerca di farsi notare, aspetti magari un po’ gonfiati ed enfatizzati da Godin, sono, comunque, problematiche esistenti e da considerare nell’ottica di sviluppare strategie mirate e ben tollerate “nell’economia connessa”. E per vedere applicati alcuni principi di questa teoria, è interessante navigare sul sito www.sethgodin.com dove si possono consultare i primi quattro capitoli del libro dell’autore…ovviamente solo ed esclusivamente se esplicitamente chiesti!

Daniela Pierobon


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