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Published on Gennaio 19th, 2022 | by Redazione MG News

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Quirinale Centrodestra in un angolo Letta fa il cinese

Avevamo di recente scritto una favoLetta di fantapolitica che vedeva appunto Enrico Letta come protagonista seppur non in primo piano della nomina del nuovo Presidente della Repubblica. Magari con il sostegno discreto ma efficace dello Zio Gianni…. vediamo a questo punto quale può essere il finale della storia, alla luce delle recenti evoluzioni

A pochi giorni dal voto alcune delle cose che avevamo prefigurato si stanno concretizzando:

  • la (auto) candidatura di Draghi che aveva sparigliato il campo delle forze politiche è ancora bella presente, anzi come vedremo è una delle più probabili. Lui è perfettamente in grado – diventando presidente – di garantire la continuità dell’azione di Governo indicando un successore premier gradito all’Europa e ai mercati finanziari (che sono gli stakeholder più importanti, soprattutto in vista del PNRR e dei gravosi impegni che avrà di fronte il nostro Paese). E il grande tessitore di relazioni di alto livello rimarrebbe lui. Chi fra gli attuali partiti-fantasma della maggioranza avrebbe il coraggio di sfiduciare un Governo del genere ? (Manderebbero a casa loro stessi e a puttane i destini del Paese)
  • la candidatura patetica di Berlusconi sta per finire in un nulla di fatto come facilmente prevedibile. Già invisa ad una parte del suo stesso partito, è stata ingoiata come un rospo dai due alleati Salvini e Meloni che solo per pavidità politica non hanno avuto il coraggio di respingerla al mittente fin da subito. Ora che – alla prova dei fatti – risulta chiaro che l’impresentabile non riuscirebbe nemmeno a raccogliere i voti di tutti i grandi elettori del centrodestra, Salvini e Meloni si smarcano e Salvini proporrà un candidato di alto profilo (come dire che Bellusconi invece non lo era). Ma la frittata è fatta e lo sputtanamento non sarà facile da evitare
  • nell’area del centro-sinistra (se così possiamo ancora definirla…) sono stati più prudenti. O più semplicemente hanno fatto di necessità virtù visto che all’interno dei 2 principali partiti le posizioni sono tutt’altro che univoche. Il Movimento 5 Stelle è in uno stato di anarchia tale che non solo manca una linea politica solida ma non vi è la possibilità di convergere su un candidato al Quirinale. L’unica cosa che è uscita in modo più o meno ufficioso è il desiderio generico di un Mattarella-bis, soluzione impraticabile per decisione di Mattarella stesso. Posizione che nasconde il desiderio che rimanga tutto stabile, fisso. L’eventualità che cambi qualche assetto politico, ad esempio con Draghi al Quirinale, e quindi ci sia la possibilità di andare ad elezioni anticipate terrorizza letteralmente la maggior parte del gregge sparso dei 5 Stelle. Di cui Conte non riesce ad essere il buon pastore, anche per la presenza di Di Maio che di fatto controlla una parte importante dei gruppi parlamentari.
  • Per quanto riguarda il PD, qui si sta muovendo con le movenze del gatto sornione, del navigato democristiano, Enrico Letta. Che non si è mai sbilanciato nemmeno alla lontana su un nome, nonostante all’interno del partito vi siano posizioni varie. Da chi vorrebbe Draghi a chi preferirebbe un candidato di bandiera tipo Rosi Bindi ad altri ancora che guardano ad un profilo tecnico-giuridico alla Giuliano Amato. Ma ufficialmente Letta ha lasciato la palla nel campo del centrodestra che come detto sta seriamente rischiando di incartarsi da solo.

Ora cosa può succedere ? La cosa più probabile è che il centrodestra provi a proporre un candidato alternativo dovendo da un lato salvare la faccia di Berlusconi (che a questo punto sarà costretto a mollare per “salvaguardare i superiori interessi del Paese”, da grande statista qual’è…..) e dall’altro proporre una personalità realmente votabile da tutto il centrosinistra o da una parte consistente dello schieramento. Impresa non facile…..I due nomi che vengono in mente sono la Casellati e Franco Frattini. Sono tutti e due di storia marcatamente filo-berlusconiana ma da tempo hanno assunto profili super-partes e soprattutto nel caso di Frattini possono vantare esperienza intrenazionale consolidata (come Commissario Europeo, Ministro degli esteri e altri incarichi). Fatalità Frattini è stato eletto recentemente in modo bi-partisan al Consiglio di Stato. La Casellati è una personalità più divisiva e sta in culo a molti, soprattutto ai 5 Stelle. Dovessi dare delle quote da scommettitore, Frattini 3:1 e Casellati 6:1.
A questo punto è chiaro che dall’altra parte non si limiteranno ad accettare pedissequamente ma proveranno a contrattare. Viste le varie anime che contraddistinguono i partiti, soprattutto i 5 Stelle, mi verrebbe da dire che non sarà così facile fargli digerire Frattini, la Casellati o qualcun altro. Si potrebbe anche arrivare ad uno stallo…e aquel punto potrebbe uscire l’asso nella manica del duo Letta-Letta. Che io continuo a pensare sia Draghi. L’unico a cui nessuno può in questo momento dire di no, l’unico che toglierebbe seriamente dall’imbarazzo il bisnonno, l’unico che potrebbe già concordare in anticipo con i partiti di maggioranza il nome del suo successore al Governo.

Se non l’avete ancora capito, alla fine secondo me the winner is MARIO DRAGHI!. (Io non ne sono entusiasta e ritengo questo un fallimento dei partiti politici)


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