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Published on Ottobre 11th, 2022 | by Redazione MG News

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Usa e Russia sono d’accordo sull’ Ucraina ?

In questa fase della guerra sorge il sospetto che sia Stati Uniti che Russia stiano mandando messaggi all’Ucraina, con diversi mezzi, di evitare di compiere azioni che possono portare ad una fase pericolosa che entrambi vogliono evitare.

A Roma si usa dire “Non t’allargà” che tradotto significa evita di fare azioni esagerate oltre le tue forze che possono dare fastidio ad altri. E in realtà il conflitto Russia-Ucraina ha bruscamente svoltato con bombardamenti diffusi su tutto il territorio ucraino.

Per mesi e mesi (da giugno) di fatto la guerra è rimasta confinata al Donbass, sanguinosa e devastante, ma geograficamente limitata. Gli attacchi dei russi su zone diverse erano molto limitati e, ad esempio, Kiev non era stata più colpita, tanto da essere tornata ad una vita quasi normale.
Ora invece si torna a colpire obiettivi civili in tutte le principali città, con danni e vittime. Gli analisti sostengono che si tratti di una reazione russa – spinta dai cd falchi – alla parziale distruzione del ponte di Kerch che unisce la Russia alla Crimea. Distruzione attribuita ai servizi segreti ucraini. Kiev ha smentito ma senza essere molto credibile. Ma la vera notizia è che fonti americane della CIA o del Pentagono “hanno lasciato trapelare” che si tratti effettivamente di un’azione messa in atto dai reparti speciali ucraini.
Ma non basta. Recentemente la stampa americana – sempre citando fonti affidabili dell’intelligence americana – ha attribuito a Kiev l’attentato all’ideologo russo Dugin, casualmente fallito ma che ha provocato la morte della figlia.
Inoltre sembra certo che in questa fase le diplomazie americane e russe si siano rimesse in contatto con l’obiettivo dichiarato di evitare un’escalation della guerra. soprattutto nel senso di un conflitto nucleare. Appare infatti chiaro che, malgrado le velate minacce di Putin o Lavrov e le prese di posizione da “bullo della guerra” di Medvedev, la Russia voglia evitare di entrare in un conflitto globale con la Nato. Gli USA dal canto loro, nonostante io sia convinto che non hanno interesse a fermare veramente la guerra, sanno che non possono tirare troppo la corda perchè a qual punto il conflitto rischia di coinvolgere direttamente anche loro.
Quindi probabilmente hanno parlato di rispettivi limiti che si devono porre per evitare questa escalation. Gli USA probabilmente si sono impegnati a non fornire all’Ucraina armi a lungo raggio che possano colpire obiettivi russi. Si tenga presente che negli ultimi tempi missili ucraini hanno colpito diversi obiettivi in territorio russo, appena al di là del confine. Con armi a più lungo raggio è molto probabile che l’Ucraina che ha un grande impulso di vittoria, soprattutto dopo gli ultimi successi militari in Donbass e nella zona di Kerson, possa colpire obiettivi in territorio russo più in profondità. E al contempo si sono impegnati a “smorzare i bollenti spiriti dell’Ucraina” su obiettivi strategici (sia di infrastrutture che di persone) che possono mettere in seria difficoltà il regime di Putin.

Dal canto loro immagino che i russi si siano impegnati a non utilizzare le cd “armi nucleari tattiche” contro l’Ucraina. Al contempo gli americani fanno sapere ai russi che in questa devastante circostanza, non reagirebbero con armi atomiche ma distruggendo tutto il potenziale offensivo russo schierato contro l’Ucraina, navi nel Mar Nero comprese. Che vorrebbe dire per i russi sconfitta sicura sul campo.
Quindi io sono convinto che gli americani sapessero che la Russia avrebbe reagito all’attentato sul ponte di Kerch, mettendo in conto danni, morti e feriti nelle città ucraine, e che sperino che questo “serva da lezione all’Ucraina” per evitare futuri attentati ad obiettivi strategici russi.

La posizione americana adesso è diventata di pericoloso equilibrismo tra la necessità di mantenere il sostegno bellico all’Ucraina e la esigenza di non provocare la Russia tanto da scatenare reazioni forti difficilmente gestibili.

 

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